Prima Giornata Mondiale dei Poveri

Domenica 19 novembre 2017 si celebrerà la prima Giornata Mondiale dei Poveri, indetta da papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia. In preparazione a questa giornata, venerdì 17 novembre alle ore 21, all’oratorio, per iniziativa della Caritas diocesana, verrà proposta la visione gratuita del film “Gli invisibili. È la vicenda di un uomo disperato che trova rifugio in un centro di accoglienza dove, grazie all’amicizia con gli ospiti, ritrova la speranza nella vita.

 

Una porta aperta e sulla soglia si ritrovano due persone. Ambedue tendono la mano: una perché chiede aiuto, l’altra perché intende offrirlo. Chi tende la mano per entrare chiede condivisione. Chi tende la mano per aiutare è invitato ad uscire per condividere. Sono due mani tese che provocano a non rimanere sulla soglia, ma ad andare incontro all’altro. «Benedette le mani che si aprono ad accogliere i poveri – scrive papa Francesco nel messaggio per la giornata – sono mani che portano speranza; sono mani che fanno scendere sui fratelli la benedizione di Dio».

 

 

 

Dal Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri

Al termine del Giubileo della Misericordia ho voluto offrire alla Chiesa la Giornata Mondiale dei Poveri, perché in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i più bisognosi. […] Invito la Chiesa intera e gli uomini e le donne di buona volontà a tenere fisso lo sguardo, in questo giorno, su quanti tendono le loro mani gridando aiuto e chiedendo la nostra solidarietà. Sono nostri fratelli e sorelle, creati e amati dall’unico Padre celeste. Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i credenti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. […]

Non pensiamo ai poveri solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana, o tanto meno di gesti estemporanei di buona volontà per mettere in pace la coscienza. Queste esperienze, pur valide e utili a sensibilizzare alle necessità di tanti fratelli e alle ingiustizie che spesso ne sono causa, dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. […] E da questo modo di vivere derivano gioia e serenità d’animo, perché si tocca con mano la carne di Cristo. Se vogliamo incontrare realmente Cristo, è necessario che ne tocchiamo il corpo in quello piagato dei poveri, come riscontro della comunione sacramentale ricevuta nell’Eucaristia. Il Corpo di Cristo, spezzato nella sacra liturgia, si lascia ritrovare dalla carità condivisa nei volti e nelle persone dei fratelli e delle sorelle più deboli. Sempre attuali risuonano le parole del santo vescovo Crisostomo: «Se volete onorare il corpo di Cristo, non disdegnatelo quando è nudo; non onorate il Cristo eucaristico con paramenti di seta, mentre fuori del tempio trascurate quest’altro Cristo che è afflitto dal freddo e dalla nudità». Siamo chiamati, pertanto, a tendere la mano ai poveri, a incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine. La loro mano tesa verso di noi è anche un invito ad uscire dalle nostre certezze e comodità.

 

Leggi il testo completo del Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale dei Poveri