Si celebra domenica 29 settembre 2019 la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato. Una giornata che si celebra da 105 anni, segno della costante attenzione della Chiesa verso i migranti, anche in anni in cui a migrare eravamo noi italiani… Un problema fortemente dibattuto tra i politici, che rischia di creare atteggiamenti contrastanti anche tra noi che siamo qui a messa, incerti se seguire la via tracciata dal Vangelo e richiamata costantemente da papa Francesco, o altre voci…
«Di fronte all’arrivo di migranti e rifugiati che bussano alla nostra porta in cerca di un futuro migliore – ha scritto papa Francesco nel messaggio per questa giornata – il timore è legittimo. Il problema non è il fatto di avere dubbi e timori. Il problema è quando questi condizionano il nostro modo di pensare e di agire al punto da renderci intolleranti, chiusi, forse anche razzisti».
Così continua il papa: «Gesù Cristo ci chiede di non cedere alla logica del mondo, che giustifica la prevaricazione sugli altri per il mio tornaconto personale, o quello del mio gruppo: prima io e poi gli altri! Invece, il vero motto del cristiano è: “prima gli ultimi!”».
Per disposizione dei vescovi le offerte raccolte nelle messe di questa domenica verranno trasmesse alla fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana.